Il 27 gennaio 2025, l’Ufficio delle Nazioni Unite a Ginevra ha ospitato una cerimonia solenne per celebrare il Giorno della Memoria dell’Olocausto. Questa data commemora la liberazione di Auschwitz-Birkenau e serve a ricordare i sei milioni di vittime ebree, insieme a milioni di altre persone che hanno sofferto la persecuzione nazista.
L’evento, tenutosi nella Sala XVIII del Palais des Nations, ha riunito leader mondiali, diplomatici e rappresentanti di varie organizzazioni. Tra i partecipanti c’era la Sovrana Imperiale e Reale Casa di Ghassan, una ONG neutrale con status consultivo speciale presso l’ONU dal 2016 e ufficialmente riconosciuta dal governo libanese con decreto presidenziale 5800/2019.
Il discorso principale è stato tenuto dal sopravvissuto all’Olocausto Dr. Ivan Lefkovits, immunologo ceco. Riceve la medaglia d’oro Reiman dal Comitato Reiman, 1992. Membro dell’Accademia ceca delle scienze (medaglia d’oro Mendel 1995, membro del parlamento dal 1994), International Union Immunol. Socs. (comitato per l’istruzione dal 1994). fu deportato nel campo di concentramento di Ravensbrück nel 1944 con il fratello maggiore Paul e la madre. Paul fu ucciso a Ravensbrück durante l’operazione “Mitwerda”, mentre il dottor Ivan e sua madre furono trasferiti al campo di concentramento di Bergen-Belsen. Lì, furono liberati dall’esercito britannico nel 1945. Il resto della famiglia Lefkovits morì durante la Shoah.
La casa reale di Ghassan, con il suo ricco patrimonio storico e culturale, è stata attivamente coinvolta nella promozione della pace, negli sforzi umanitari e nella preservazione del patrimonio cristiano mediorientale.
Sua Eccellenza Miceal O’Hurley, J.D., Ph.D., Inviato Speciale per le Nazioni Unite a Ginevra e in Irlanda, ha rappresentato la Casa Reale di Ghassan e Sua Altezza Reale il Principe Gharios El Chemor. La sua presenza ha sottolineato l’importanza del ricordo e la continua necessità di combattere l’odio e l’intolleranza nel mondo odierno. Ha sottolineato l’impegno della Casa Reale di Ghassan nel sostenere i diritti umani e la dignità per tutti, condannando esplicitamente l’antisemitismo in tutte le sue forme. Il Principe Gharios, erede legale dell’illustre dinastia araba Ghassanide per linea di sangue di suo padre, porta anche un’eredità unica e ricca da parte di sua madre. È di discendenza ebraica sefardita e ashkenazita, una discendenza che lo collega alla storia varia e profonda del popolo ebraico. Questo background poliedrico arricchisce l’identità del principe Gharios, riflettendo un mix di culture e tradizioni che egli abbraccia con orgoglio nei suoi sforzi per promuovere il dialogo interreligioso e la preservazione culturale.
La cerimonia ha incluso un videomessaggio del Segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres, che ha evidenziato gli sforzi in corso per combattere l’antisemitismo e l’incitamento all’odio. I sopravvissuti e le loro famiglie hanno condiviso le loro storie, assicurando che gli orrori dell’Olocausto vengano ricordati. L’evento ha anche visto un’esibizione musicale del coro La Châtaigneraie, che ha aggiunto un tocco toccante alla commemorazione. Mentre il mondo continua a confrontarsi con la crescente intolleranza e violenza, la Giornata internazionale della memoria dell’Olocausto funge da potente promemoria della necessità di unità e vigilanza. La partecipazione della Casa reale di Ghassan ha evidenziato l’importanza dell’azione collettiva nel preservare la memoria dell’Olocausto e promuovere un futuro di pace e comprensione. Prendiamoci tutti questa giornata per riflettere sul passato e impegnarci a costruire un mondo in cui tali atrocità non si ripetano mai più.
Ulteriori informazioni sull’evento con riprese video Holocaust Remembrance 2025 | UN Web TV