«Ostinarsi nel sogno! [San] Francesco ha dato l’utopia come precetto, ma non perchè tutti la seguano allo stesso modo. Ostinarsi nei propri sogni: solo allora si desidera l’impossibile e non ci si rassegna al relativo, al possibile; altrimenti siamo nella politica, che è l’arte del possibile.»
Il “Sogno di Francesco” è, appunto, un “sogno” che nasce da un desiderio; un desiderio di umanità, di giustizia sociale, di solidarietà. Un desiderio che ha gli orizzonti del mondo, ormai “casa comune”, dove insieme alla nostra ricchezza, benessere, diritti e stabilità sociale convivono situazioni di povertà estrema, di guerra, di privazioni, di esasperazione, di tirannia, di ingiustizia.
In questo “desiderio/utopia”, Fili Intrecciati vuole scommettere e fare la sua parte.
Questo l’incipit dal sito dell’Associazione “Fili Intrecciati” che abbiamo conosciuto grazie ad un’amica libanese che vive in Italia, trovandovi poi amicizie comuni.
È impossibile intervenire su tutto e nessuno di noi ha la forza per cambiare il mondo, tuttavia il “sogno” è solo apparentemente utopico e la storia ci insegna che sono i piccoli gesti e le persone sconosciute che realmente fanno la differenza e cambiano davvero le cose, anche se quasi mai ce ne accorgiamo.
Il Libano, oltre ad essere la terra di origine del popolo gassanide e del nostro Ordine, è anche una terra bellissima dove culture e fedi diverse hanno convissuto per secoli in armonia e che solo nei tempi moderni ha cominciato a vivere divisioni e gravi problemi interni. Questa terra, dopo la gravissima esplosione al porto di Beirut e con l’alto numero di profughi proveniente dalla Siria, anch’essa da anni martoriata dalla guerra e dimenticata dal mondo, sta vivendo una grave crisi economica e le condizioni di vita sono spesso così difficili da non riuscire a far mangiare i propri figli o poterli mandare a scuola.
La Commenda per l’Italia dell’Ordine è nata da poco, ma abbiamo deciso di iniziare, nel nostro piccolo, ad intervenire proprio da per il Libano e prima di tutto per i ragazzi, contribuendo ad assicurare in modo continuativo a 20 giovani studenti di Beirut la frequentazione delle scuole e i pasti necessari.
Questo sostenendo la Chiesa Cattolica Maronita di don Elia Muannes, parroco di Mar Mikhaël (San Michele) che è in fase di ricostruzione dopo l’esplosione del porto di Beirut.
La ricostruzione è iniziata dall’interno della chiesa, per ricominciare al più presto con le celebrazioni eucaristiche. Ora rimane da fare la parte sterna, la cappella della divina Misericordia e il centro culturale che servirà per ridare ai ragazzi della zona momenti di speranza con corsi e attività di vario tipo per stare e crescere insieme.
La Commenda per l’Italia ha iniziato il suo sostegno con una piccola donazione. Quattrocento euro che danno il via ad un impegno che ci impegnamo a mantenere duraturo e costante nel tempo.
Chiunque voglia contribuire, può contattarci qui